L’isola, insieme ai numerosi scogli vicini (Dattilo, Bottaro, Lisca Nera e altri), è ciò che resta di antiche bocche
vulcaniche appartenenti
all’apparato di Panarea, formatesi circa 130.000 anni fa. Con ogni probabilità in passato tali scogli erano uniti fra
loro a formare un’isola
più grande (forse collegata alla stessa Panarea), ma in seguito l'erosione degli agenti atmosferici e fenomeni di
bradisismo portarono
alla sua separazione in più terre emerse, processo completatosi circa 10.000 anni fa. Lisca Bianca è costituita di
materiali vulcanici come
la riolite, e deve il suo caratteristico colore bianco ad alterazioni chimiche dovute a fumarole acide ormai estinte. In
passato l’isola venne
anche utilizzata come cava di allume.
Lisca Bianca ospita una pianta esistente solo su questo isolotto, e di conseguenza a forte rischio estinzione, la
camomilla delle Eolie
(Anthemis aeolica). Altre piante presenti sono l’Atriplex portulacoides e la Suaeda vera (che formano estesi tappeti di
colore grigio-verde),
nonché il garofano delle rupi (Dianthus rupicola). Tra gli animali più comuni si annoverano la lucertola campestre
(Podarcis sicula, in una
sottospecie presente solo su quest’isola e per questo denominata Podarcis sicula liscabiancae), il geco comune
(Tarentola mauritanica)
ed il geco verrucoso (Hemidactylus turcicus). Sull’isola nidifica il gabbiano reale mediterraneo (Larus michahellis).
Sono inoltre presenti
la formica mietitrice e l'oziorrinco. Nel 1991 Lisca Bianca, insieme agli altri isolotti minori di Panarea, è stata
dichiarata Riserva naturale
integrale, con divieto di sbarco se non per scopi scientifici.
Veduta di Panarea. Sullo sfondo, a sinistra Dattilo, a destra Lisca Bianca. Nei pressi dell’isola, adagiato sul fondale
ad una profondità
tra i 25 ed i 40 metri, vi è il relitto di un cargo inglese chiamato Llanishen, affondato nel 1885, i cui tronconi di
prua e di poppa sono
ancora ben conservati. Si tratta dell’unico relitto di nave nelle Isole Eolie la cui visita, con le dovute precauzioni,
non sia vietata.
Lisca Bianca ha un’importanza non secondaria nel film di Michelangelo Antonioni L'avventura (1960), infatti il
personaggio di Anna
(interpretato da Lea Massari) scompare misteriosamente proprio durante una sosta in barca a Lisca Bianca.
Thursday, September 5, 2013
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment
Irrony Observes The Earthing.